Introduzione

La nichelatura chimica anticorrosione rappresenta una delle soluzioni tecnologiche più affidabili e diffuse per proteggere i componenti metallici da fenomeni di ossidazione, agenti chimici e condizioni ambientali ostili. Grazie alla sua efficacia, versatilità e omogeneità di applicazione, è utilizzata in settori critici come l’aerospaziale, l’automotive, il medicale e il trattamento delle acque.

Questa tecnica è adottata da aziende specializzate come Deltar Trattamenti Superficiali, realtà con una lunga esperienza nel campo dei trattamenti protettivi su metalli, in grado di offrire soluzioni anticorrosive su misura per applicazioni industriali complesse.


Cos’è la nichelatura chimica anticorrosione

nichelatura chimica anticorrosioneUn trattamento protettivo autocatalitico

La nichelatura chimica anticorrosione è un processo di deposizione autocatalitica che consente di rivestire un substrato metallico con una lega di nichel e fosforo, senza l’impiego di corrente elettrica, rendendolo particolarmente adatto anche per componenti dalla geometria complessa o con cavità interne difficili da trattare. Questo trattamento garantisce una copertura continua e uniforme su tutta la superficie esposta.

Nel contesto della nichelatura chimica anticorrosione, lo scopo principale è quello di creare una barriera compatta, aderente e impermeabile che protegga il materiale sottostante da agenti esterni come:

Il rivestimento ottenuto consente di bloccare l’innesco dei fenomeni ossidativi, prevenendo efficacemente la formazione di ruggine, ossidi, pitting e corrosione localizzata, anche in ambienti industriali estremamente aggressivi o marini.


Come funziona il processo chimico

Principio di reazione della nichelatura chimica anticorrosione

Nel bagno di trattamento sono presenti i seguenti componenti principali:

Il componente metallico viene quindi immerso nel bagno riscaldato a una temperatura compresa tra 85°C e 95°C. In queste condizioni, avviene una reazione redox autocatalitica: l’ipofosfito di sodio riduce gli ioni nichel a nichel metallico, che si deposita sulla superficie del pezzo. Durante la deposizione, parte del fosforo viene co-immesso nella matrice del rivestimento, dando origine a una lega nichel-fosforo.

Il film risultante presenta una struttura amorfa o microcristallina, a seconda della percentuale di fosforo, e garantisce una protezione altamente efficace contro la corrosione, l’ossidazione e l’aggressione chimica, con una copertura uniforme anche in presenza di geometrie complesse o zone difficilmente accessibili.


Differenze tra nichelatura chimica ed elettrolitica

Omogeneità del rivestimento

A differenza della nichelatura elettrolitica, in cui la distribuzione del deposito è influenzata dalla geometria del pezzo e dall’intensità del campo elettrico, la nichelatura chimica assicura una copertura perfettamente uniforme su tutta la superficie, indipendentemente dalla forma del componente. Questo include cavità profonde, fori ciechi, gole interne, spigoli vivi e filettature, dove la nichelatura elettrolitica tende a depositare materiale in modo non omogeneo. L’uniformità del rivestimento riduce la necessità di lavorazioni successive e garantisce prestazioni costanti in ogni punto del pezzo trattato.

Adesione e continuità

Il rivestimento generato dal processo chimico presenta una adesione eccellente al substrato metallico, grazie alla preparazione accurata delle superfici e alla reazione diretta tra soluzione e metallo base. Il film si sviluppa in modo continuo, compatto e privo di porosità visibili, riducendo i punti di accesso per l’umidità e per gli agenti chimici aggressivi. Questa caratteristica è fondamentale per la protezione dalla corrosione, in quanto impedisce la formazione di microfessure, innesco tipico della corrosione intergranulare o pitting.

Spessore controllabile

Uno dei principali punti di forza della nichelatura chimica è la gestione precisa dello spessore del rivestimento, che può essere adattato in funzione delle esigenze del progetto. Il processo consente di ottenere spessori che vanno da pochi micron (5–15 μm), utili per protezione leggera e microcomponenti, fino a oltre 100 μm per applicazioni gravose, compensazioni dimensionali o ripristino di tolleranze. Il controllo è tale da mantenere tolleranze dimensionali molto strette (±2-3 μm), rendendola ideale anche per componenti di alta precisione.


I vantaggi anticorrosione della nichelatura chimica

Elevata resistenza alla corrosione

Il rivestimento in lega nichel-fosforo, ottenuto attraverso nichelatura chimica, agisce come una barriera compatta e impermeabile, impedendo che ossigeno, umidità, sostanze saline o agenti chimici corrosivi raggiungano la superficie del metallo base. Questa protezione è fondamentale per prevenire una vasta gamma di fenomeni corrosivi, tra cui:

La nichelatura chimica garantisce una protezione efficace anche dopo lunghi periodi di esposizione, migliorando sensibilmente la durata e l’affidabilità dei componenti in esercizio.

Stabilità in ambienti aggressivi

Grazie alla sua composizione stabile e alla natura amorfa, il rivestimento è particolarmente indicato per applicazioni in ambienti ad alta aggressività chimica o fisica. Le sue prestazioni si mantengono elevate in settori quali:

Questa versatilità rende la nichelatura chimica anticorrosione una soluzione altamente affidabile e trasversale, utilizzabile in molteplici settori industriali.

Superficie amorfa e senza pori

Il contenuto elevato di fosforo (superiore al 10%) conferisce al rivestimento una struttura amorfa, ovvero priva di grani cristallini, che lo rende estremamente omogeneo e continuo. Questa configurazione impedisce la formazione di microfessure, interstizi o pori, che rappresentano il punto di innesco tipico per corrosione localizzata e attacchi chimici. Una superficie amorfa agisce quindi come uno scudo perfettamente uniforme, che blocca l’ingresso di sostanze aggressive, mantenendo la protezione anche in presenza di sollecitazioni termiche o meccaniche. In questo modo, si ottiene una difesa estremamente duratura e resistente nel tempo.


Applicazioni industriali della nichelatura chimica anticorrosione

Settore energetico e petrolchimico

Nel settore energetico e petrolchimico, la nichelatura chimica anticorrosione è utilizzata per rivestire componenti soggetti a condizioni operative estreme, dove la resistenza alla corrosione è fondamentale per garantire continuità e sicurezza nei processi. Tra gli esempi più significativi:

La protezione fornita dal rivestimento in nichel-fosforo prolunga la vita utile dei componenti, riducendo la necessità di sostituzioni frequenti.

La nichelatura chimica anticorrosione nel settore alimentare e medicale

In ambienti che richiedono il massimo livello di igiene, sicurezza e resistenza chimica, la nichelatura chimica rappresenta una soluzione ideale per:

Il rivestimento contribuisce al rispetto delle normative HACCP e garantisce durabilità anche dopo centinaia di cicli di pulizia industriale.

Industria elettronica e micro-meccanica

Nel campo dell’elettronica e della micro-meccanica di precisione, la nichelatura chimica viene utilizzata per proteggere:

L’uniformità del trattamento garantisce un rivestimento omogeneo su geometrie complesse, senza influire negativamente sulla funzionalità elettrica o meccanica.

Difesa e aerospazio

In applicazioni militari e aerospaziali, dove i componenti sono sottoposti a sollecitazioni estreme e condizioni ambientali imprevedibili, la nichelatura chimica viene impiegata per proteggere:

In questi contesti, il rivestimento garantisce massima affidabilità operativa, resistenza all’invecchiamento e minore manutenzione nel tempo, anche in condizioni estreme.


Tipologie di nichelatura in base al contenuto di fosforo

Nichelatura ad alto fosforo (10–13%)

La variante ad alto contenuto di fosforo è la più indicata per ottenere una protezione anticorrosione eccellente, anche in ambienti altamente aggressivi dal punto di vista chimico o atmosferico. Il rivestimento presenta una struttura amorfa, priva di grani cristallini, che garantisce impermeabilità completa agli agenti corrosivi. Questo lo rende ideale per componenti esposti a sali, acidi, vapori o acqua di mare, come quelli impiegati nell’industria petrolchimica o in contesti marini.
La durezza iniziale è relativamente bassa (400–550 HV), ma può essere incrementata fino a 900–1000 HV tramite trattamento termico post-processo, rendendolo adatto anche a situazioni di moderato stress meccanico.

Nichelatura a medio fosforo (6–9%)

Questa tipologia rappresenta il compromesso più versatile tra resistenza meccanica e capacità protettiva. Il contenuto intermedio di fosforo consente di ottenere un film con buona durezza e ottima adesione al substrato, mantenendo nel contempo una discreta protezione contro l’ossidazione.
È una soluzione largamente utilizzata in ambito meccanico, automotive, oleodinamico e di precisione, grazie alla sua buona lavorabilità, alla stabilità dimensionale e alla possibilità di raggiungere durezza elevate se combinata con trattamenti termici. La sua versatilità lo rende adatto anche in applicazioni che richiedono uniformità di spessore su geometrie complesse.

Nichelatura a basso fosforo (2–5%)

La nichelatura a basso fosforo offre una durezza superiore già allo stato depositato, con valori che superano facilmente i 600–700 HV e raggiungono anche i 1000 HV dopo trattamento termico. Questo la rende particolarmente efficace in applicazioni in cui la resistenza all’abrasione, all’erosione o al contatto metallo-metallo è prioritaria.
Tuttavia, la protezione contro la corrosione è sensibilmente ridotta, poiché la struttura del rivestimento è più cristallina e può presentare microcanali o discontinuità. Per questo motivo, viene utilizzata principalmente su ingranaggi, alberi rotanti, cuscinetti, pistoni e superfici soggette a elevato attrito, ma non è consigliata in ambienti chimici o salini.


Le fasi del processo di nichelatura chimica anticorrosione

  1. Pulizia e sgrassaggio

    La prima fase del processo prevede l’eliminazione completa di oli, grassi, polveri e altre impurità che potrebbero compromettere l’adesione del rivestimento. Questa operazione avviene mediante l’impiego di solventi specifici o soluzioni alcaline riscaldate, in grado di scomporre i contaminanti organici e rendere la superficie perfettamente pulita. In alcuni casi si utilizza anche ultrasuoni per migliorare la penetrazione del detergente nelle zone più difficili. Una pulizia efficace è fondamentale per garantire la riuscita del trattamento successivo.

    Decapaggio

    Il decapaggio è un passaggio critico che prevede l’uso di soluzioni acide (come acido cloridrico, nitrico o solforico) per rimuovere gli ossidi superficiali, le incrostazioni e i residui di passivazione presenti sul substrato metallico. Oltre a pulire in profondità, questa fase attiva chimicamente il metallo base, rendendolo ricettivo al deposito del nichel. Il tipo e la concentrazione dell’acido variano in base al materiale da trattare (acciaio, alluminio, rame, ecc.).

    Pre-trattamento

    Alcuni metalli, come alluminio, titanio o leghe speciali, non sono compatibili direttamente con il bagno di nichelatura chimica e necessitano di un pre-trattamento specifico. Tra le tecniche più comuni: l’uso di attivatori speciali che preparano la superficie o l’applicazione di uno strato intermedio di zinco (zincatura chimica). Questo consente di garantire l’adesione uniforme del rivestimento e di evitare difetti durante la successiva deposizione.

    Immersione nel bagno

    Il pezzo viene immerso in un bagno di nichelatura chimica riscaldato, in cui avviene la reazione autocatalitica tra l’ipofosfito di sodio (agente riducente) e i sali di nichel (fonte metallica). La temperatura viene mantenuta costante tra 85°C e 95°C per assicurare una deposizione controllata. Il tempo di permanenza determina lo spessore finale del rivestimento, che cresce in modo uniforme su tutta la superficie, anche nelle cavità più difficili.

    Risciacquo e asciugatura

    Una volta completata la nichelatura, il componente viene accuratamente risciacquato con acqua demineralizzata o deionizzata per rimuovere ogni residuo chimico del bagno. Questo previene la formazione di macchie, aloni o depositi cristallini indesiderati. Successivamente si procede con l’asciugatura tramite aria compressa filtrata o in forno ventilato, operazione che deve avvenire in modo uniforme per evitare fenomeni di ossidazione precoce.

    Trattamento termico (opzionale)

    Nel caso in cui siano richieste caratteristiche meccaniche superiori, il pezzo può essere sottoposto a un trattamento termico post-processo, noto come tempra, in forno statico o in atmosfera controllata. Generalmente avviene a 300°C per 1–2 ore, e ha lo scopo di aumentare sensibilmente la durezza superficiale del rivestimento, attraverso la precipitazione di fasi intermetalliche. Questo migliora la resistenza all’usura e all’abrasione, mantenendo intatte le proprietà anticorrosive.


Spessori e tolleranze del rivestimento


Controlli di qualità

Misurazione dello spessore

Il controllo dello spessore del rivestimento è un aspetto cruciale per garantire la conformità del trattamento alle specifiche richieste. Viene eseguito con strumentazione di precisione, in grado di rilevare differenze anche minime, su campioni finiti o su testimoni di lavorazione. Le tecniche più utilizzate includono:

Questi strumenti permettono un controllo accurato della uniformità del rivestimento su ogni parte del pezzo.

Verifica dell’adesione

Una delle caratteristiche fondamentali della nichelatura chimica è la sua adesione al substrato metallico, che deve essere testata con metodi specifici per garantire la tenuta del rivestimento nel tempo, soprattutto in condizioni di sollecitazione. Le principali prove includono:

Questi test consentono di certificare la resistenza meccanica del rivestimento anche in applicazioni critiche.

Test di resistenza alla corrosione

Per valutare l’efficacia del rivestimento contro agenti esterni, si effettuano prove accelerative in condizioni controllate, che simulano lunghi periodi di esposizione ambientale in tempi ridotti. Le più comuni sono:

Queste analisi forniscono dati concreti sulla durabilità e sulla protezione offerta dalla nichelatura chimica, e vengono spesso richieste per componenti destinati ad ambienti severi.


Normative di riferimento

Normative di riferimento

La nichelatura chimica anticorrosione è regolamentata da diverse normative tecniche e ambientali, fondamentali per garantire l’affidabilità, la sicurezza e la conformità dei trattamenti eseguiti, soprattutto in settori industriali ad alta criticità. Le principali normative di riferimento sono:

Per approfondire le direttive ambientali europee legate alla gestione delle sostanze chimiche e al rispetto della normativa REACH, è possibile consultare il sito ufficiale dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).

Il rispetto di queste normative non è solo un obbligo legale, ma rappresenta un elemento distintivo di qualità per le aziende che operano nel settore dei trattamenti superficiali, soprattutto in mercati internazionali ad alto livello di regolamentazione.

 


Innovazioni tecnologiche nel campo della nichelatura anticorrosione


Conclusione

La nichelatura chimica anticorrosione è una tecnologia strategica per proteggere i metalli in ambienti ostili, garantendo prestazioni elevate e lunga durata. È una scelta affidabile per chi cerca uniformità, precisione, sicurezza e sostenibilità nei trattamenti superficiali.